GENERALE:
Prima di utilizzare le calzature ESD, leggere attentamente nota informativa.
Un corpo elettrostaticamente carico tende a scaricare l’elettricità statica e creare fenomeni che possono danneggiare gli oggetti circostanti. Possono essere influenzati i dispositivi sensibili ai fenomeni elettrostatici (ESD - electrostatic discharge) con una bassa soglia di sensibilità.
Le situazioni critiche, dove l’elettricità antistatica deve essere tenuta sotto controllo, sono:
- possibilità d’innesco di fiamma per la presenza di combustibili e comburenti (polveri infiammabili, vapori di sostanze infiammabili, ecc.);
- attrazione fra due materiali che creano situazioni di pericolo o danno;
- nella produzione e/o utilizzo di componenti elettronici, l’elettricità statica può creare interferenze o danneggiare i dispositivi sensibili ai fenomeni elettrostatici.
- nelle aree protette dalle scariche elettrostatiche (EPA) dove nessun oggetto o attività svolta possono causare ai dispositivi sensibili ai fenomeni elettrostatici danni di entità significativa. In queste aree è presente un coordinatore ESD locale che è responsabile di tutti i problemi legati alla protezione degli ESD.
- Nelle aree “EPA” si devono utilizzare elementi specifici e indumenti ESD (cappe, giacche, camici, cappucci, pantaloni, tute, cappelli, guanti, calzature, ecc.).
Le calzature sono verificate, prima della loro immissione sul mercato, in accordo
a quanto prescritto dalle norme IEC EN 61340-5-1:2016 - IEC EN 61340-4-
3:2001 - IEC EN 61340-4-5:2006.
La norma IEC EN 61340-5-1:2016 prescrive per le calzature ESD il seguente valore: R ≤ 1 x 108 ‘Ω (IEC 61340-4-3:2001).
Resistenza complessiva dell’insieme calzatura/pavimento per calzature indossate su pavimento ESD: Rg < 1.0 x 109 Ω. (IEC 61340-4-5).
Le calzature ESD, oltre alla marcatura di conformità “CE”, devono avere la marcatura con il seguente logo, di colore nero su sfondo giallo che ne identifica le caratteristiche specifiche: